Il silenzio è la condizione primaria e privilegiata per l'incontro con il mistero, e nel mistero l'uomo può avvicinarsi all'arte, alla bellezza, a Dio stesso.E' queta la dimensione essenziale che ci porta a delle domande, a dubbi che probabilmente non troveranno soluzioni, ma attraverso cui ognuno avrà ascoltato la propria voce che interroga. E l'altro cos'è, se non avere la capacità di svuotare se stessi per divenire semplicementeun vaso, uno scrigno pronto ad accogliere tutto con rinnovato stupore. Attraverso queste mostra, osservando le opere di Tanina Cuccia, così come scrutando tra le pieghe delle vesti preziose dei paramenti, o mirando gli argenti scintillanti degli angeli e dei santi collocati all'interno del nostro museo, viene spontanea una riflessione: non siamo noi che guardiamo loro, ma sono loro che guardano noi!...Oggetti, volti di spiriti celesti, fiori e racemi di una bellezza rara, sembrano nel loro apparente mutismo volerci comunicare qualcosa.
Si avverte questo inneffabile richiamo, come un'invito ad un incontro. E allora siamo tutti chiamati a questo incontro, nel silenzio spirituale, attraverso questo evento che ha lo scopo di offrire ai visitatori l'opportunità di ritornare a guardare con occhi sempre nuovi le meravigli del creato e dell'arte, che la sensibilità, l'ingegno e la creatività dell'uomo, sotto l'impronta Divina, ha saputo esprimere e sempre esprimerà in ogni tempo della storia.